Biancheria Casa: manutenzione.

Lavare e stirare la biancheria per la casa

Una volta acquistata, come tutta la biancheria in generale, anche la biancheria per la casa può essere utilizzata e conservata in buono stato a lungo a patto di averne cura e prestare attenzione a come viene lavata, stirata e riposta.

Al giorno d'oggi ovviamente esistono in commercio sia nei negozi che negli e-shop online molti tipi diversi di biancheria, che variano sia come colori che come tessuti che come lavorazioni. Per lavare, stirare e conservare al meglio la propria biancheria è dunque importante conoscere i diversi trattamenti che richiedono le diverse tipologie di prodotti in commercio, per un arredamento sempre impeccabile.

Ci sono tipi di biancheria per la casa che sono molto più soggetti di altri alle macchie, basti pensare ad esempio alle tovaglie da cucina e ai tovaglioli, che si macchiano molto facilmente con i residui del cibo e delle bevande, come macchie di sugo, di vino, di caffè ecc., ed è quasi impossibile stare attenti a non macchiare tovaglie e tovaglioli, per cui sono articoli di biancheria che vengono lavati molto più spesso di altri, ed è importante effettuare correttamente le operazioni di lavaggio, smacchiatura e stiratura al fine di conservare le proprie tovaglie e tovaglioli in buono stato nel tempo, cercando di evitare che si rovinino, che si sbiadiscano, che si indeboliscano e si strappino.

Esistono diversi modi per smacchiare i tessuti, e in genere occorre tenere conto del tipo di tessuto e del tipo di macchia, poiché esistono macchie più o meno facili da togliere e anche la biancheria richiede trattamenti diversi a seconda del tipo di tessuto.


La biancheria per la casa può essere composta di tessuti naturali o sintetici, oppure in tessuti misti. Normalmente sui capi di biancheria si trovano delle etichette con indicazioni utili ad esempio sulle temperature di lavaggio e sulla stiratura. Da molti anni infatti sui prodotti tessili, sia d'abbigliamento che per la casa, si trovano indicazioni sulla composizione dei tessuti e sulla manutenzione, grazie alle leggi per la tutela dei consumatori. Le istruzioni che si trovano sulle etichette della biancheria sono normalmente stampate in modo schematico, grazie all'ausilio di simboli standard, che al giorno d'oggi si possono imparare anche con una semplice ricerca su internet.

Al giorno d'oggi i tessuti che si trovano in commercio sono moltissimi, e vengono realizzati con numerosi tipi di fibre di base. Fra le fibre vegetali ci sono ad esempio il lino, il cotone e la canapa, fra i capi in fibra animale ci sono ad esempio la lana e la seta, e non è sempre facile capire esattamente quali procedure adottare.

Quando non si è sicuri della procedura, oppure, una volta tentato di smacchiare si nota che il capo stinge, è meglio evitare di insistere e provare a rivolgersi a una tintoria, dove in genere i capi vengono trattati da professionisti in modo corretto.

Poiché i tipi di biancheria sono numerosi, in genere non è possibile lavare tutto insieme, ma occorre al contrario dividere i capi di biancheria, ad esempio in base al tipo di fibra, in base al colore (dividendo i colori solidi da quelli che potrebbero stingere macchiando gli altri) e in base alla quantità di sporco. Per ogni tipologia occorre poi fare riferimento alle indicazioni presenti sulle etichette.

Oltre al lavaggio e all'asciugatura, è importante anche stirare la biancheria in modo corretto. La facilità di stiratura dei tessuti può dipendere in parte anche da come sono stati lavati ed asciugati. In alcuni casi, ad esempio, l'uso dell'ammorbidente può rendere i tessuti più stirabili, e stendere la biancheria in modo corretto, cercando ad esempio di evitare grinze, può facilitare la stiratura.